«Vanno adottati provvedimenti urgenti per fermare l’importazione
illegale in Italia di cuccioli di cane. Negli ultimi anni sono migliaia i cuccioli sequestrati, in
particolare nel Friuli Venezia Giulia, grazie all’attività del Corpo forestale regionale, investito
del compito di vigilanza sul benessere animale. Le indagini hanno individuato
nella città di Pécs, situata nel sud-ovest dell’Ungheria, il maggiore
mercato di vendita illegale di cani, che si tiene ogni prima domenica del mese,
dove i cani vengono venduti sprovvisti di microchip, certificazioni
veterinarie e passaporto. Da qui vengono poi trasportati illegalmente in
Italia oltrepassando il confine in Friuli, proseguendo verso il Veneto fino
alle regioni del sud e, a volte, anche all’estero, attraverso navi e aerei. Dopo oltre 7 ore di viaggio, i cuccioli vengono trasportati in
condizioni igienico-sanitarie estreme, privi di acqua, cibo e vaccinazioni.
Spesso questi animali non superano il viaggio e vengono rinvenuti senza vita.
Sono necessarie azioni in grado di colpire il fenomeno già nel territorio da
cui ha inizio la tratta, ma ciò è reso complicato dalla mancanza in Ungheria,
di una regolamentazione in materia. Ho quindi presentato un interrogazione ai
Ministri della giustizia e della sanità per contrastare questo fenomeno
illegale».
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