mercoledì 29 gennaio 2014

Tagli ed esuberi per Wärtsilä Italia, Prodani e Rizzetto del MoVimento 5 Stelle lanciano l’allarme

«Questa mattina il presidente di Wärtsilä Italia Sergio Razeto ha svelato le decisioni prese dal board della multinazionale per riorganizzare l’azienda: siamo di fronte a un piano mondiale che implica il 10 per cento di esuberi per la forza lavoro delle sedi italiane. Parole che ci hanno seriamente allarmato». Il deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani, segretario della Commissione Attività produttive della Camera, commenta così le parole di Razeto.

«Le gravi emergenze di crisi industriale e occupazionale che quotidianamente vengono portate all'attenzione delle istituzioni, devono spingere il governo Letta, in particolare con il Ministero dello Sviluppo economico (Mise), a prendere delle contromisure immediate. Per quanto riguarda l'impianto triestino della Wärtsilä, deve muoversi anche la Regione Fvg per individuare le possibili strategie in difesa dei lavoratori. Queste decisioni, immancabilmente, andranno, infatti, a ricadere sulle spalle dei lavoratori».



«Non stiamo parlando di un settore in crisi - ricorda Prodani -, ma di una volontà precisa della multinazionale: quella di abbattere i costi. A differenza di quasi tutte le situazioni di crisi, dettate dalle difficoltà dei mercati e dalla contrazione dei consumi, la Wärtsilä vuole realizzare un riassetto aziendale su scala internazionale che proprio per questo non deve essere sottovalutato dalla politica».

«È un piano inaccettabile - e stranamente vicino, a livello di tempistiche, al caso Electrolux - che prevede il licenziamento o la messa in mobilità di almeno 140 dipendenti in Italia - aggiunge il deputato M5S Walter Rizzetto, vice presidente della Commissione Lavoro della Camera -. Rigettiamo con forza quindi questa ipotesi e ricordiamo che, a quanto noto, l'azienda non risulta essere in una crisi così grave. I bilanci depositati non evidenziano infatti la necessità di interventi di questa portata».

«Trattandosi quindi una scelta prettamente aziendale invitiamo il cda della multinazionale a riflettere a fondo su questa scelta destinata a provocare un forte disagio sociale - afferma Rizzetto -. Troppe volte ci siamo battuti, assieme ai lavoratori, per scongiurare chiusure e delocalizzazioni ma in questo momento il nostro Paese sta vivendo una situazione drammatica. Non possiamo accettare in silenzio le strategie di aziende, tutto sommato in salute, che tagliano posti di lavoro solo per fare cassa».

«Wärtsilä deve spiegare in modo fondato le motivazioni che stanno alla base di questo piano di esuberi e tagli. Di certo - conclude il portavoce M5S - proporremo nelle prossime ore un tavolo di confronto con azienda, sindacati e lavoratori per scongiurare questo passaggio che farebbe male all’economia italiana, creando nuova disoccupazione in un territorio già piegato da una crisi senza precedenti».

Nessun commento:

Posta un commento