La madre di tutte le stragi è ancora senza
colpevoli. 17 morti e 90 feriti e non si conoscono i
nomi delle persone che in quella data hanno “fatto scoppiare una caldaia”, come
da primissime ricostruzioni. In realtà quella caldaia era una valigia piena di
esplosivo plastico che ha dilaniato i corpi delle vittime e le menti dei
superstiti.
In quella data, tra Roma e Milano, si contano
in 53 minuti, 5 attentati terroristici e la volontà di destabilizzare il Paese
da parte di alcuni gruppi.Lo Stato manca. Mancava allora e manca oggi.
Lo scandalo di #mafiacapitale è solo la punta di quello che è il vero iceberg
che sta ancora, purtroppo, sotto il pelo dell’acqua.
L’italia è un Paese che va rifondato. La
classe politica, Roma e le amministrazioni locali vanno rifondate.
Ci vuole un cambio politico generazionale come
dice qualcuno.
Potrebbe essere, ma è chiaro che non è la
giovane età che fa di una persona un soggetto onesto o meno; certo è che almeno
sarebbe un buon inizio per avere forze nuove con ideali.
In quel terribile e drammatico contesto che
furono i funerali delle vittime però la gente comune alzò la testa e si oppose,
quasi a fare da scudo, a quella che poteva essere un inizio di strategia
terroristica che avrebbe messo ancor più in ginocchio l’Italia.
Lo fecero i cittadini, erano in 300.000 a
gridare silenziosamente e con dignità la loro protesta innanzi alle bare.
Ad oggi, nessun condannato.
#PiazzaFontana nessuno è Stato (http://www.piazzafontana.it)
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