
In particolare, per quanto riguarda la situazione critica dell’orso bruno è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa firmato lo scorso 27 marzo con le Regioni Abruzzo, Lazio e Molise ed il competente Ente parco, per l’attuazione di specifiche ed urgenti azioni, per la conservazione di questa specie. Ulteriori provvedimenti sono stati promossi per il controllo dei rischi sanitari e la prevenzione delle malattie. E’ chiaro che solo un monitoraggio nel tempo ci dirà se gli interventi che sono stati adottati sono efficaci per la tutela di questi animali. Per quanto riguarda la risposta del Ministero sull’attività di bracconaggio, mi viene solo riferito che il Corpo forestale dello Stato e le altre figure preposte per il controllo, garantiscono l’attività di sorveglianza sul posto contro la caccia illegale e altre forme di disturbo o uccisione degli animali di fauna selvatica negli ambiti protetti e non. Su questo aspetto, non posso dirmi soddisfatto visto che sono noti gli organi preposti al controllo. Il problema è che pur in presenza della vigilanza, la caccia illegale ha determinato la morte di un considerevole numero di animali. Quindi, era opportuno un intervento del Ministero per rendere più efficaci questi controlli.
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