Il ministero del lavoro è incapace di trovare delle soluzioni. Ancora irrisolta la vertenza dei 73 lavoratori call center Inps-Inail di Crotone
Ho ricevuto risposta dal ministero del lavoro alla mia interrogazione
con la quale richiedevo la ricollocazione di 73 operatori del call center Inps/Inail di Crotone. Premetto che questi lavoratori dopo essere stati assunti a tempo indeterminato
dall’impresa a cui era stato commissionato il servizio, nel 2010 hanno perso il
lavoro per un cambio di appalto ad altra impresa. Nel bando di gara infatti non
è stata inserita la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro e mentre tutti
gli operatori dei vari siti sono stati assorbiti nella nuova commessa, quelli
di Crotone sono stati esclusi. Quella del ministero è stata una “non risposta”. Lo stesso si è limitato
ad argomentare i fatti salienti di questa vicenda senza rendere noto in che
modo si sia attivato per cercare di ricollocare queste persone.E’ vergognosa
la gestione di questa vertenza da parte delle istituzioni. Ciò non solo perché questi
lavoratori,ad oggi, non sono stati ricollocati, ma anche perché nel tempo sono
state formate altre 250 persone per svolgere lo stesso servizio, invece di
avvalersi della già acquisita professionalità di questi lavoratori. E’ così che
nel nostro Paese viene dispersa l’esperienza
di valide risorse. Sono anni che vengono fatte false promesse di ricollocazione
a questi 73 operatori, sia dai
sottosegretari al lavoro che dallo stesso direttore generale dell’Inps. Ma le
istituzioni, in primis il ministero del
lavoro, non sono state capaci di trovare una soluzione.Mi chiedo, a questo
punto, come farà l’esecutivo ad affrontare casi ancora più complessi, che
richiedono l’adozione di immediati provvedimenti a tutela dei lavoratori.
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