martedì 30 settembre 2014

Il ministero del lavoro è incapace di trovare delle soluzioni. Ancora irrisolta la vertenza dei 73 lavoratori call center Inps-Inail di Crotone

Ho ricevuto risposta dal ministero del lavoro alla mia interrogazione con la quale richiedevo la ricollocazione di 73 operatori del call center  Inps/Inail di Crotone. Premetto che questi lavoratori  dopo essere stati assunti a tempo indeterminato dall’impresa a cui era stato commissionato il servizio, nel 2010 hanno perso il lavoro per un cambio di appalto ad altra impresa. Nel bando di gara infatti non è stata inserita la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro e mentre tutti gli operatori dei vari siti sono stati assorbiti nella nuova commessa, quelli di Crotone sono stati esclusi. Quella del ministero è stata una “non risposta”. Lo stesso si è limitato ad argomentare i fatti salienti di questa vicenda senza rendere noto in che modo si sia attivato per cercare di ricollocare queste persone.E’ vergognosa la gestione di questa vertenza da parte delle istituzioni. Ciò non solo perché questi lavoratori,ad oggi, non sono stati ricollocati, ma anche perché nel tempo sono state formate altre 250 persone per svolgere lo stesso servizio, invece di avvalersi della già acquisita professionalità di questi lavoratori. E’ così che nel nostro Paese viene dispersa  l’esperienza di valide risorse. Sono anni che vengono fatte false promesse di ricollocazione a questi 73 operatori,  sia dai sottosegretari al lavoro che dallo stesso direttore generale dell’Inps. Ma le istituzioni,  in primis il ministero del lavoro, non sono state capaci di trovare una soluzione. Mi chiedo, a questo punto, come farà l’esecutivo ad affrontare casi ancora più complessi, che richiedono l’adozione di immediati provvedimenti a tutela dei lavoratori.

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