Ho ricevuto risposta dal ministero del lavoro alla mia interrogazione
con la quale richiedevo la ricollocazione di 73 operatori del call center Inps/Inail di Crotone. Premetto che questi lavoratori dopo essere stati assunti a tempo indeterminato
dall’impresa a cui era stato commissionato il servizio, nel 2010 hanno perso il
lavoro per un cambio di appalto ad altra impresa. Nel bando di gara infatti non
è stata inserita la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro e mentre tutti
gli operatori dei vari siti sono stati assorbiti nella nuova commessa, quelli
di Crotone sono stati esclusi. Quella del ministero è stata una “non risposta”. Lo stesso si è limitato
ad argomentare i fatti salienti di questa vicenda senza rendere noto in che
modo si sia attivato per cercare di ricollocare queste persone.
martedì 30 settembre 2014
lunedì 22 settembre 2014
Alcuni cenni sul metodo e sulla trasparenza...
Oggi, io ed Eleonora Bechis volevamo prendere parte al tavolo per l'analisi del
problema dei lavoratori #262acasa,
presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Premetto che attualmente svolgo il ruolo di vicepresidente della commissione lavoro pubblico e privato alla Camera dei deputati, ma alla fine, questo, poco conta...
Al Mise non ci hanno fatti entrare sulla base di una circolare di qualche mese fa che vieta l’ingresso, anche ai deputati della Repubblica che non sono stati invitati. Ciò, sembra, anche perché in passato alcuni hanno pensato bene di effettuare registrazioni “pirata”, poi divulgate.
Premetto che attualmente svolgo il ruolo di vicepresidente della commissione lavoro pubblico e privato alla Camera dei deputati, ma alla fine, questo, poco conta...
Al Mise non ci hanno fatti entrare sulla base di una circolare di qualche mese fa che vieta l’ingresso, anche ai deputati della Repubblica che non sono stati invitati. Ciò, sembra, anche perché in passato alcuni hanno pensato bene di effettuare registrazioni “pirata”, poi divulgate.
Non
c'è stato nulla da fare. Intanto, centinaia di disoccupati e lavoratori con il
posto a rischio reclamano la nostra presenza ai tavoli istituzionali!
venerdì 19 settembre 2014
mercoledì 17 settembre 2014
lunedì 15 settembre 2014
Direzione fallimento per Garanzia Giovani
Ho chiesto al Ministro Poletti di adottare urgenti provvedimenti, per
rendere più efficace Garanzia Giovani. Parliamo del piano europeo per
combattere la disoccupazione nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni, promosso
in Italia nel 2013. Questo progetto si sta rivelando un vero
fallimento in fase di applicazione, infatti, l’ultimo comunicato stampa del Ministero del Lavoro, pubblicato lo scorso 4 settembre sul sito
garanziagiovani.gov.it, parla di 179.439 giovani registrati a fronte di appena
15.165 posti disponibili, contro un bacino potenziale di beneficiari di 2
milioni e 300 mila inattivi. Tra l’altro,
è modesto il numero delle iscrizioni al programma poiché la maggior parte dei
ragazzi e degli imprenditori non conosce Garanzia Giovani. Quindi, è mancata
anche un’efficace campagna di comunicazione di un piano la cui adeguata applicazione
doveva essere tra gli obiettivi fondamentali del governo, visto l’alto
tasso di disoccupazione giovanile che nel nostro Paese supera il 40%.
giovedì 11 settembre 2014
Vi aspettiamo ad Emilia in Movimento 2!
Domenica 14 settembre sarò ad Emilia in Movimento 2 per partecipare ad un dibattito sull' Economia ed il Lavoro con il Segretario Nazionale della Fiom, Maurizio Landini, l'Europarlamentare Marco Zullo ed il Senatore Francesco Molinari.
lunedì 8 settembre 2014
Vicenda Italo contro Trenitalia: necessari il rispetto delle regole sulla concorrenza e la tutela dei lavoratori
La NTV, che gestisce i treni Italo, da anni ha messo fine al monopolio
ferroviario di Trenitalia sull’alta velocità, tuttavia la società
ha denunciato l’assenza di una corretta applicazione delle regole sulla
concorrenza. Pertanto, il monopolista pubblico continuerebbe ad avere una
posizione di vantaggio sul mercato, facendo venire meno gli effetti di quella
che dovrebbe essere una “sana” concorrenza leale tra le due società, anche e soprattutto,
a beneficio degli utenti del trasporto ferroviario. A quanto sembra, le
Ferrovie dello Stato hanno ostacolato duramente il concorrente privato,
danneggiandolo attraverso comportamenti palesemente scorretti.
giovedì 4 settembre 2014
Ennesimo colpo alle rinnovabili con il Decreto Competitività: a quanto pare l'esecutivo predilige l'energia da fonti fossili!
Continua il mio impegno a tutela del settore delle rinnovabili. Proprio recentemente ho presentato una mozione affinchè il Governo elimini gli effetti dell'art. 26 del Decreto Competitività, che prevede un'ingiusta rimodulazione delle tariffe incentivanti che va a danneggiare seriamente il comparto del fotovoltaico. E' l'ennesima norma che determina illegittimi effetti retroattivi compromettendo i piani di investimento delle imprese che hanno investito nel settore, confidando, al tempo, su dati e criteri ben diversi da quelli che vengono attualmente stabiliti.
Per leggere il testo della mozione Clicca qui
Sull'argomento, leggi anche l'articolo al link http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/09/non-colpite-le-rinnovabili-arriva-la-mozione-5stelle.html.
Per leggere il testo della mozione Clicca qui
Sull'argomento, leggi anche l'articolo al link http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/09/non-colpite-le-rinnovabili-arriva-la-mozione-5stelle.html.
mercoledì 3 settembre 2014
Caso Electrolux e i FALSI meriti che Renzi attribuisce al decreto Poletti
Per
l'ennesima volta, si vuole far credere che la risoluzione della vicenda
Electrolux sia un successo dell’esecutivo, nello specifico, ottenuto con il dl
n. 34/2014 del Ministro Giuliano Poletti. Ciò è falso.
Il decreto in questione è totalmente inefficace e rappresenta la prima parte del
tanto decantato Jobs Act, di cui non si vedono né risultati né si accenna il
prosieguo del percorso con ulteriori provvedimenti per risollevare il mercato
del lavoro. Il caso
Electrolux è molto più complicato di come Matteo Renzi lo dipinge e liquida in poche
righe sul sito www.passodopopasso.italia.it
In questa
vicenda, alla politica si sono sostituiti i lavoratori che, insieme ai
sindacati, si sono barricati all'ingresso delle sedi della fabbrica - come a
Porcia (Pn) - sollevando mediaticamente il caso di una azienda che dopo aver
ricevuto per anni contributi pubblici affinché il lavoro restasse in Italia, si
proponeva l’obiettivo di delocalizzare la produzione in Polonia per poi, in extrema ratio, imporre le misere paghe
polacche agli operai italiani.
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