
Gli sgravi contributivi collegati agli ammortizzatori sociali, che vanno dal 25 al 35%, comportano un oneroso contributo pubblico, quindi, devono essere riconosciuti alle imprese realmente in crisi e non di certo a quelle che producono utili e dividendi per i propri azionisti. Alla Piaggio, a causa di alcuni accordi sindacali avallati dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni, vi è stato uno svilimento dei diritti dei lavoratori attraverso licenziamenti, il ricorso alla cassa integrazione nonché una progressiva delocalizzazione degli impianti di produzione all'estero. Contemporaneamente all’applicazione dei contratti di solidarietà, l’impresa ricorre inoltre all’appalto di lavori all’esterno - ad esempio, per collaudare alcuni modelli di scooter e moto - ed importa veicoli e motori dal sud est asiatico per immetterli nel mercato italiano e europeo. Quindi, di fatto, nella sede di Pontedera l’azienda usufruisce degli sgravi contributivi, pur avvalendosi di lavorazioni che vengono importate, invece, di essere eseguite dalle maestranze interne allo stabilimento. Ho quindi chiesto al Ministro del Lavoro quali azioni intenda adottare per la tutela degli attuali livelli occupazionali della Piaggio e di verificare la reale sussistenza dei presupposti per l’applicazione dei contratti di solidarietà ».
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