martedì 29 aprile 2014

A Giorgio Napolitano venne riconosciuto il beneficio previdenziale della legge Mosca?

«Sono diversi mesi che ho presentato atti al Governo per far luce sui i gravissimi danni procurati all'erario dello Stato dalla cosiddetta legge Mosca del 1974 che ha previsto benefici previdenziali di dubbia legittimità a dipendenti di partiti politici, organizzazioni sindacali e associazioni cooperative. In questi giorni ho presentato un’ulteriore interrogazione, per avere conferma di informazioni che si apprendono da vecchi articoli di stampa e dal web su Giorgio Napolitano. E' vero che gli venne riconosciuto il beneficio previdenziale previsto dalla legge Mosca? Se si, è una pensione d’oro?
Ritengo che trattandosi del Capo dello Stato, il massimo garante della Costituzione, ovvie ragioni di trasparenza rendono necessario accertare se abbia usufruito di questo beneficio. Non si può dimenticare che la legge Mosca ha consentito il riconoscimento di pensioni  addirittura a chi non aveva prestato alcuna attività lavorativa. Difatti, vi sono stati molteplici procedimenti giudiziari, che si sono conclusi con la condanna per truffa di persone che hanno avuto accesso a questo “particolare” trattamento pensionistico. Sono circa 40.000 coloro che ne hanno usufruito. Una volta per tutte, bisogna avere delle risposte su questa assurda vicenda per cercare di recuperare le risorse sottratte all'Inps. Si parla di un danno alle finanze pubbliche che ha superato i 25.000 miliardi delle vecchie lire».

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