
Tante, quindi, le criticità del progetto. Addirittura molte offerte di lavoro pubblicate si riferiscono a posizioni che richiedono dai cinque ai dieci anni di esperienza e ciò è paradossale considerando che il piano è rivolto ai giovani al primo approccio con il mondo del lavoro. L’attuazione del programma non è ancora operativo in tutte le Regioni, di conseguenza, i servizi che i ragazzi destinatari avrebbero diritto di ricevere non sono disponibili su tutto il territorio. Inoltre, è stata registrata un’eccessiva burocratizzazione delle procedure previste per effettuare i colloqui degli iscritti, ai fini delle collocazioni. Garanzia Giovani non è circoscritta solo al nostro Paese. Per questo piano anti-disoccupazione giovanile Bruxelles ha stanziato ben 6 miliardi di euro, di cui 1 miliardo e mezzo solo per l’Italia. E’ inaccettabile che il nostro Paese di fronte ad un progetto così importante, non ha perso occasione per dimostrare l’inadeguatezza dei propri interventi operativi. Invece, nel resto d’Europa - eccezion fatta per la Spagna– Garanzia Giovani sta ottenendo concreti risultati attraverso strategie più incisive.
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