lunedì 13 gennaio 2014

«Forme contrattuali da semplificare e reddito di cittadinanza per chi perde il lavoro per portare l’Italia a livello europeo»

«La priorità in Italia è la semplificazione del mercato del lavoro. Oggi viviamo in una jungla fatta di forme contrattuali nella quale imprese e lavoratori fanno fatica a districarsi. Il risultato è che appena il 10% delle - poche - assunzioni è a tempo indeterminato, mentre non si tutelano le aziende costrette a sostenere costi altissimi nel caso di assunzioni sbagliate». Il deputato del MoVimento 5 Stelle Walter Rizzetto, vice presidente della Commissione lavoro della Camera, ha partecipato all’audizione del commissario europeo per l’occupazione Laszlo Andor (nella foto).

«Abbiamo sottoposto all’attenzione del commissario europeo tutte le criticità del nostro sistema. Indubbiamente è importante rimettere le tematiche del lavoro al centro del dibattito pubblico del nostro Paese - sottolinea Rizzetto -. Abbiamo troppe tipologie contrattuali da superare puntando sull'inserimento progressivo del lavoratore e tutelando chi perde il lavoro attraverso lo strumento del reddito minimo garantito, già oggetto di un pdl del M5S».
«In questo processo è fondamentale il ruolo della rappresentanza dei lavoratori. Anche se la nostra Costituzione parla di organizzazione sindacale, solo adesso si sta discutendo una legge su questo tema, proprio in XI Commissione - spiega il portavoce M5S -. Questa legge dovrà tutelare gli articoli 39 e 46 della nostra carta costituzionale e migliorare il livello di democrazia nei luoghi di lavoro che non possono essere egemonizzati solo dai sindacati. Il Parlamento dovrà discutere infatti anche altre forme di partecipazione».
«Renzi finora ha proposto solo i titoli di inizio. Alcuni sono interessanti, da valutare senza pregiudizi ideologici - annuncia Rizzetto - ma al neosegretario del Pd ora spetta il difficile compito di girare questo film. Deve passare dai proclami mediatici alle proposte concrete. Il MoVimento 5 Stelle è pronto a fare la sua parte per portare il mercato del lavoro italiano a livello di quello degli altri paesi europei. Oggi - conclude il portavoce M5S - siamo ancora troppo indietro per quanto riguarda start up, tirocini, centri per l'impiego e apprendistato».

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