venerdì 2 maggio 2014

Peggiora il testo di un decreto lavoro già illegittimo

«Ho già ampiamente criticato il decreto lavoro del Governo in quanto spinge ad un uso illimitato dei contratti a termine in violazione della normativa europea. Era difficile peggiorare il testo di questo provvedimento eppure ci sono riusciti. Il Governo ha infatti presentato delle modifiche al Senato, tra le quali è stato previsto che alle imprese che superano il limite legale del 20% dei contratti a tempo determinato sarà applicata una mera sanzione pecuniaria anziché l’obbligo di assunzione a tempo indeterminato, come era invece inizialmente previsto.
Questa disposizione è illegittima in quanto una multa non è un deterrente sufficiente ad impedire lo sforamento del limite previsto. Il Ministro del lavoro Poletti, di fronte alle critiche mosse al decreto lavoro ha risposto affermando che “i decreti non possono creare nuovi posti di lavoro”. Un modo come dire “non si possono fare miracoli”. Mi lascia davvero perplesso un’affermazione del genere fatta da un Ministro. A mio avviso, un adeguato provvedimento sul lavoro potrebbe determinare uno sviluppo dell’occupazione predisponendo condizioni normative che incentivano le imprese ad assumere e contrastano l’utilizzo di contratti illegittimi. Invece, l’unico risultato che determinerà il decreto così come è attualmente predisposto è l’aumento smisurato della precarietà».

2 commenti:

  1. “i decreti non possono creare nuovi posti di lavoro”...
    Hmm si si, si può anche condividere, lo dici spesso anche tu Walter.
    Allora perchè lo fanno, un decreto? Lo scopo sarebbe? E poi lo slogan: "flessibili si, precari no", si riesce ad immaginare un livello di ipocrisia più alto? Parlano tutti di "modello Expo": prima massacrano gli anziani con la Legge Fornero, poi i giovani con questa schifezza.
    Bisognerà dire chiaro, ancora più chiaro, che il lavoro continuerà a calare, e la vita dei giovani sarà per sempre consegnata alla precarietà. Bisognerà dire che se non si passa senza mezzi termini a un nuovo modello di redistribuzione del lavoro e del reddito, avremo solo schiere di poveri impauriti tenuti malamente a freno da celerini malpagati, e salariati sotto ricatto disposti a qualunque cosa per salvare le loro famiglie,
    Quanto a questo ministro: la Coop sei tu, è tutto un programma...
    "80 euro in busta paga, solo per stavolta, metti in tasca e fatti i cazzi tuoi, te lo dico da amico... "

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  2. Solo se la flessibilità é supportata da sltrettsnts sicurezza allora un decreto ha una valenza. La flexisicurezza ci potrebbe veramente aiutare ma in un paese come l'Italia dobbiamo stare molto attenti ad accertare che sia garantita il giusto grado di sicurezza. Una prima soluzione sulla via della sicurezza dovrebbe essere il reddito minimo di cittadinanza. In un secondo momento possiamo bilanciare con misure di flessibilità. Sono convinto che il lavoro non si crea per decreto. Ma la norma deve essere come una bilancia che mantenga in equilibrio le due forze, sicurezza e flessibilità.

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