martedì 3 giugno 2014

Defibrillatori salvavita nelle scuole: non aspettiamo ulteriori tragedie!

«La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro in cui lasciare i propri figli, sapendo che le conseguenze di ogni evento pericoloso possano essere prevenute o comunque fronteggiate con i mezzi più idonei. Invece non è così! Sono recenti gli episodi di due giovani studenti, Tania Zaninello e Orges Mema, che hanno perso la vita a causa di un arresto cardiaco avvenuto a scuola. L’assenza di un defibrillatore nei rispettivi istituti scolastici non ha permesso un adeguato e tempestivo soccorso, che avrebbe aumentato le possibilità di salvare le vite dei due alunni. L’arresto cardiaco è purtroppo una fatalità molto diffusa, che non risparmia neppure i più giovani. Da troppo tempo si parla, senza assumere provvedimenti concreti, della necessità di disporre la presenza di un defibrillatore nelle scuole.
Ho quindi presentato una proposta di legge che prevede la dotazione obbligatoria di questo dispositivo per ogni istituto scolastico. Già esiste un provvedimento che ha previsto l’obbligatorietà dei defibrillatori nei centri sportivi per salvaguardare la vita di chi fa sport. Considerando che anche nelle scuole si pratica attività sportiva, sarebbe stato ovvio disporre specificamente la dotazione di questi dispositivi salvavita, anche per tutelare gli studenti. Invece, ecco un’ennesima grave lacuna normativa all’italiana. Se in questo Paese fosse più diffusa la cultura della prevenzione, si eviterebbero le conseguenze di gravi eventi. Bisogna smetterla di adottare provvedimenti solo quando le tragedie sono già avvenute!».

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