domenica 29 giugno 2014

Flop bonus assunzioni del Governo Letta. Basta con le riforme di facciata!



«Si è rivelato un fallimento il bonus per le assunzioni dei giovani tra i 18 e i 29 anni promosso l'anno scorso dal Governo Letta per creare circa 100.000 nuovi posti con lo stanziamento di 794 milioni, tra il 2013 e il 2015. Secondo i dati Inps a fine giugno le domanda confermate erano circa 22.000. E’ pur vero che il piano è spalmato in due anni, ma i dati attuali confermano che questa è stata una manovra inconsistente. Un flop preannunciato! Non c’era bisogno di attendere i dati per capire che in una situazione di crisi come quella attuale, non basta di certo un bonus a convincere un imprenditore ad assumere, tanto più a tempo indeterminato.
Un imprenditore assume un giovane se ha bisogno di una risorsa, cioè se ha lavoro. Ciò significa che anche le assunzioni collegate al bonus, in realtà sarebbero state fatte anche in mancanza di questi incentivi. Quindi, questa manovra è assolutamente inefficace per creare occupazione aggiuntiva. Senza una ripresa dei consumi, le aziende non investono. E’ sulla domanda di beni che si deve intervenire. Per di più, ritengo che in un Paese come l’Italia - dove  regole, obblighi, incentivi cambiano repentinamente e retroattivamente - vengono scoraggiati gli investimenti e quindi anche le assunzioni a tempo indeterminato. E’ necessario mettere in campo un serio piano che preveda riforme strutturali del sistema, semplificando le regole di accesso la mercato del lavoro e rendendo più efficaci i servizi dei Centri per l’impiego, che al momento rappresentano solo un costo pubblico. Inoltre, ho sempre sostenuto la necessità di un maggiore collegamento tra il mondo delle imprese e quello delle scuole, università e enti di formazione anche per accrescere le competenze richieste dalle imprese. Trovo infatti che in Italia il percorso formativo dei giovani sia troppo distante dal mondo del lavoro».
Sul bonus assunzioni leggi anche Il Sole 24 ore

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