Il Coordinamento
provinciale delle associazioni dei disabili ha denunciato la condotta di Giulia
Picchione, Soprintendente per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia,
per non aver adottato alcun intervento per lo sviluppo del progetto di
realizzazione di una nuova rampa, indispensabile per consentire l’accessibilità
ai disabili al plateatico di piazza San Giacomo, la piazza più importante di
Udine.
Rizzetto:
<<ho interrogato il Ministro dei beni culturali affinché si proceda
all’adozione di un progetto che consenta l’accesso ai disabili al plateatico di
piazza San Giacomo. L’ accesso, ad oggi, non è possibile a causa della presenza
di un dislivello che rialza la parte centrale della piazza. Bisogna inoltre
verificare se vi siano responsabilità della Soprintendente per i beni
architettonici e ambientali del Friuli Venezia Giulia, per il mancato
intervento di adeguamento della piazza.
Il comitato che rappresenta gli interessi delle associazioni di persone con disabilità della Provincia di Udine dal 2012 ha presentato ben tre diversi progetti per la realizzazione di una rampa di accesso, tuttavia, la Soprintendente non si è concretamente attivata per risolvere una così rilevante questione. Non é stato neanche trasmesso un formale e motivato riscontro alle proposte avanzate, violando l’obbligo che hanno le pubbliche amministrazioni di fornire risposte chiare, in tempi definiti, affinché il richiedente possa modificare le proprie istanze in conformità alle direttive dell’amministrazione. E’ assurdo il disinteresse che c’è stato da parte della Soprintendente per una questione così delicata anche da un punto di vista umano e etico! Ora bisogna urgentemente adottare idonei provvedimenti per la realizzazione di un progetto che renda finalmente possibile a tutti l’accesso a Piazza San Giacomo>>.
Il comitato che rappresenta gli interessi delle associazioni di persone con disabilità della Provincia di Udine dal 2012 ha presentato ben tre diversi progetti per la realizzazione di una rampa di accesso, tuttavia, la Soprintendente non si è concretamente attivata per risolvere una così rilevante questione. Non é stato neanche trasmesso un formale e motivato riscontro alle proposte avanzate, violando l’obbligo che hanno le pubbliche amministrazioni di fornire risposte chiare, in tempi definiti, affinché il richiedente possa modificare le proprie istanze in conformità alle direttive dell’amministrazione. E’ assurdo il disinteresse che c’è stato da parte della Soprintendente per una questione così delicata anche da un punto di vista umano e etico! Ora bisogna urgentemente adottare idonei provvedimenti per la realizzazione di un progetto che renda finalmente possibile a tutti l’accesso a Piazza San Giacomo>>.
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