
Sintetizzando, il Ministero mi risponde di avere sollecitato l’amministratore delegato Fiat per discutere del nuovo piano societario e che, in prospettiva, si muoverà affinchè il futuro assetto preveda una sede produttiva di primaria importanza in Italia, nonchè il centro di sviluppo di nuovi prodotti e competenze. Devono essere ancora affrontate adeguatamente le prospettive dell'occupazione nel breve-medio periodo.E' quindi insufficiente il riscontro del Ministero, che resta una dichiarazione di intenti, pertanto, bisogna continuare a vigilare sulla questione. Senza se e senza ma, il Ministero nel promuovere le prossime azioni deve riuscire a garantire la presenza del centro decisionale della società nel nostro Paese, lo sviluppo di nuovi posti di lavoro e la tutela di quelli esistenti. Solo se ci sarà un concreto vantaggio per l’Italia il piano potrà avere un seguito, in caso contrario la strategia Fiat si confermerà un condannabile fenomeno di delocalizzazione>>.
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