martedì 25 febbraio 2014

Caso Fiat: rassicurazioni del Mise su un piano societario ancora da chiarire

 
<<Il Ministero dello sviluppo ha risposto alla mia interrogazione con la quale sollecitavo l’istituzione di un tavolo di confronto con i rappresentanti della Fiat per ottenere chiarimenti sul nuovo assetto societario, che prevede, oltre alla nuova denominazione - Fiat Chrysler Automobiles NV - le sedi legale e fiscale all’estero. Di fronte all’evidenza di  una società che dopo avere ricevuto consistenti finanziamenti dallo Stato italiano vuole trasferire le sue attività all’estero, avevo avanzato la concreta proposta di mantenere il centro decisionale del gruppo in Italia, attraverso la presenza dell’unità di progettazione e ricerca e, ovviamente, avevo richiesto iniziative per salvaguardare i livelli occupazionali.
Sintetizzando, il Ministero mi risponde di avere sollecitato l’amministratore delegato Fiat per discutere del nuovo piano societario e che, in prospettiva, si muoverà affinchè il futuro assetto preveda una sede produttiva di primaria importanza in Italia, nonchè il centro di sviluppo di nuovi prodotti e competenze. Devono essere ancora affrontate adeguatamente le prospettive dell'occupazione nel breve-medio periodo.E' quindi insufficiente il riscontro del Ministero, che resta una dichiarazione di intenti, pertanto, bisogna continuare a vigilare sulla questione. Senza se e senza ma, il Ministero nel promuovere le prossime azioni deve riuscire a garantire la presenza del centro decisionale della società nel nostro Paese, lo sviluppo di nuovi posti di lavoro e la tutela di quelli esistenti. Solo se ci sarà un concreto vantaggio per l’Italia il piano potrà avere un seguito, in caso contrario la strategia Fiat si confermerà un condannabile fenomeno di delocalizzazione>>.  



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