martedì 20 maggio 2014

Centri per l’impiego: necessario migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi altrimenti restano solo un costo

«I Centri per l’impiego sono ormai considerati inutili depositi di curricula, che aumentano la burocrazia e rappresentano solo un costo per la pubblica amministrazione. Da anni si parla di una riforma di questi enti, non in grado di contrastare la crisi occupazionale. Tra le varie criticità, a mio avviso, vi è l’assenza di personale realmente qualificato a svolgere il proprio ruolo poichè non vi è una chiara definizione delle competenze che dovrebbe possedere. Ciò è molto grave, considerando i delicati compiti che devono essere svolti, soprattutto, per orientare chi deve essere reinserito nel mercato del lavoro.
Inoltre, nei Centri per l’impiego bisogna essere in grado di costituire un’adeguata rete di contatti con le imprese e tutti i soggetti del contesto socio-economico-produttivo del territorio, proprio con l’obiettivo di ricollocare chi è in cerca di lavoro. E’ quindi necessaria la presenza di persone con specifiche competenze nel settore della formazione e delle risorse umane, che svolgano un adeguato servizio per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. In secondo luogo, credo sia necessario anche un serio monitoraggio dei servizi svolti e dei risultati raggiunti dal personale. Questo ed altro è l’oggetto di una proposta di legge che ho recentemente presentato, con l’intento di migliorare la qualità dei servizi resi da questi enti. Non dimentichiamoci che i Centri per l’impiego sono enti pubblici e quindi devono fornire un servizio di qualitàconcreti risultati, altrimenti sono soltanto un costo che grava sul bilancio pubblico».

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